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"NON SONO MICA PAZZO!"
Questo è ciò che rispondiamo a qualcuno che ci consiglia di andare dallo psicologo. Nessuno prova disagio nel consultare professionisti quali medici, avvocati, ingegneri, ecc., né ad ammettere la propria difficoltà nel gestire i problemi di relativa competenza, ma quando si tratta del nostro benessere psichico è un’invasione di campo che proprio non accettiamo: nessuno ha il diritto di insegnarci come vivere la nostra vita!
La nostra società ha fatto grandi passi avanti nel riconoscere l’importanza di rivolgersi a psicologi, psichiatri, psicoterapeuti per ricevere un aiuto per i problemi emotivi, ma molti pregiudizi (pre-giudizi = giudizi dati prima), sono ancora duri a morire.
L’atteggiamento diffuso è: “Chiunque non riesce a risolvere da solo le proprie difficoltà sociali/emotive/relazionali è un debole o un incapace“; “Sono più forte e più in gamba di te: io li risolvo da solo, i miei problemi!”.
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A causa di queste convinzioni, molte persone che potrebbero beneficiare di questo aiuto lo evitano, preferendo continuare a convivere con il proprio malessere, piuttosto di riconoscere che cambiare è possibile e un esperto può rendere questo percorso più breve ed accessibile.
"Se vuoi avere,
nella vita,
qualcosa che non
hai mai avuto,
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dovrai fare
qualcosa che non
hai mai fatto"